Chi ha mai dovuto scegliere il colore di una parete, o ritoccarene uno esistente, si è sempre scontrato con la problematica della fedeltà e coerenza della tinta. Ancora oggi spesso si cerca la tinta desiderata mescolando quantità di colori ad occhio, e sperando che la resa finale sia quella immaginata. Spesso però i risultati ottenuti non sono soddisfacenti, e soprattutto sarà pressochè impossibile replicarli se si dovesse rifare di nuovo la mescola. Ad oggi però questo problema si può risolvere facilmente, grazie al tintometro.
TINTOMETRO ELETTRONICO: COS’È
Il tintometro è uno strumento che, elettronico o non, permette di creare una specifica tonalità di colore tramite misurarazione e miscela di tinte diverse, partendo da una mazzetta di colore di riferimento. Il tintometro inizia la sua storia come strumento manuale, in cui venivano inseriti dei colori e delle proporzioni che venivano miscelati. Il suo sviluppo poi lo rende elettronico, in modo da necessitare come input solo il codice della mazzetta, e poi sarà lui a scegliere colori e proporzioni per ottenere quel risultato richiesto. Il tintometro è in grado di creare colori sia con vernici a base di acqua sia quelle diluite con solventi, avendo quindi grande versatilità.
COME FUNZIONA UN TINTOMETRO
Il nostro tintometro della sede di Perugia
Il funzionamento del tintometro in sintesi è molto semplice: si parte dalla selezione dei pigmenti e delle basi di tintura che daranno corpo al composto, e si danno in pasto al software che calcolerà le proporzioni corrette per ottenere la tonalità scelta; a questo punto il tintometro miscelerà le dosi, ed erogherà la tinta già pronta all’uso.
Questo è il funzionamento di un tintometro elettronico spiegato semplicemente, perchè questi step vengono impostati e supervisionati da un operatore debitamente formato, nel nostro caso direttamente da Loggia Ind. vernici, fornitore di cui avevamo parlato già in questa news sulla pittura che purifica gli ambienti.
I VANTAGGI DEL TINTOMETRO
I vantaggi principali dell’uso del tintometro quindi sono: l’assoluta precisione (miscela esatta della tinte), l’automatismo dello strumento, la personalizzazione del colore nelle varie tonalità, e soprattutto la possibilità di registrare e ricreare le tinte quante volte si desidera. Altro aspetto da non trascurare è la velocità di esecuzione della tinta.
CONCLUSIONI
Abbiamo visto cos’è un tintometro e come mai risulta una novità così importante per il settore, per poi spiegarne il funzionamento ed i suoi vantaggi. Noi crediamo molto nello strumento, tanto da averne uno in sede a Perugia ed uno a Preci, per offrire ai nostri clienti pittori il migliore dei servizi.
E voi avete già avuto esperienze con il tintometro? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
https://www.mac-edilizia.it/web/wp-content/uploads/2024/04/Tintometro-Ma.C.-Srl.webp320845Alessandrohttps://www.mac-edilizia.it/web/wp-content/uploads/2021/09/Logo-Ma.C-edilizia.pngAlessandro2024-05-15 12:22:502024-05-15 12:22:50Tintometro: cos’è e come si utilizza
Per isolare termicamente un terrazzo o un tetto piano dobbiamo programmare varie cose, tra cui le pendenze, il tipo di isolante, la pavimentazione, e tutti i tempi ed i materiali che ne conseguono. E se questo tetto dovrà anche ospitare pannelli fotovoltaici? Dovremo pensare ad avere una certa stabilità e pedonabilità, per poterlo montare e manutentare. Quindi come possiamo rendere più semplice questo processo, ed avere una resa uguale, se non migliore, con un solo prodotto?
INDICE
ROOFTILE™: isolante e pavimento
Applicazioni di ROOFTILE™
Caratteristiche Tecniche
Posa
Conclusioni
ROOFTILE™: isolante e pavimento
ROOFTILE™ è una pavimentazione modulare termoisolante che combina l’efficienza termica dell’isolante RAVATHERM™ XPS X 300 (additivato con Carbon Pure), con l’efficacia massiva del cemento superficiale. Questa accoppiata studiata da Ravago per l’isolamento delle coperture piane garantisce grandi prestazioni e durabilità con spessori ridotti. Il pannello isolante infatti non assorbe acqua, e la malta cementizia assicura stabilità e compattezza della copertura. In parole semplici il prodotto è composto da un pannello isolante a cui viene data una finitura di 2cm di malta, in modo che si abbia resistenza e isolamento in un unico corpo.
Applicazioni di ROOFTILE™
Questi pannelli sono particolarmente adatti per terrazzi e tetti piani che devono essere isolati e pavimentati, sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni. Infatti nonostante gli spessori ridotti dei pannelli, le caratteristiche tecniche permettono la pedonabilità e quindi di ospitare strutture per pannelli fotovoltaici, con grande facilità di posa e risparmio di tempo, offrendo una soluzione versatile ed efficiente per svolgere il lavoro di montaffio e manutenzione in maniera accurata.
Caratteristiche Tecniche
Materiale isolante: XPS monostrato con particelle di Carbon Pure (da 50 o 80mm) Finitura Superficiale: Strato protettivo bianco in malta cementizia modificata (da 20mm) Emissione di VOC: Classificata A+ secondo Decr. no 211-321 del 2011 Ritardante di fiamma: PolyFR Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD): Conforme a ISO 14025 Conformità ai Criteri Ambientali Minimi: D.M. 23/06/2022
Qui sotto possiamo osservare anche la tabella delle proprietà del prodotto, che ci mostra le incredibili caratteristiche.
Ma veniamo ora al tema più interessante di ROOFTILE™: la posa.
Posa
Innanzitutto i pannelli ROOFTILE™ sono stati dimensionati a 600*300mm, misura studiata per facilitarne la movimentazione in cantiere e ridurre gli sprechi in fase di posa.
Prima di posare i pannelli ROOFTILE™, è importante verificare la planarità e le pendenze del tetto e applicare l’impermeabilizzazione di base (guaina).
Una volta sistemate le pendenze è possibile incollare direttamente il pannello sulla guaina, facendosi aiutare nei raccordi dai profili maschio-femmina già intagliati nei pannelli (che riducono i ponti termici), e… posa finita.
Solo nei casi in cui si rende necessario, assicurare un fissaggio aggiuntivo per evitare spostamenti.
Conclusioni
Ricapitolando, ROOFTILE™ è una pavimentazione modulare termoisolante studiata da Ravago per l’isolamento termico di terrazzi e coperture piane. Specifico per la posa di strutture per il fotovoltaico, ma ottimo sia per ristrutturazioni che nuove costruzioni in generale. Saltuariamente pedonale e dalle ottime prestazioni rimane maneggevole e semplice da posare.
Avete mai provato questo prodotto o accoppiate simili su coperture piane? Fatecelo sapere nei commenti!
https://www.mac-edilizia.it/web/wp-content/uploads/2024/03/Pannello-Rooftile-Ravago-per-isolamento-coperture-piane.webp320845Alessandrohttps://www.mac-edilizia.it/web/wp-content/uploads/2021/09/Logo-Ma.C-edilizia.pngAlessandro2024-03-25 09:26:332024-03-25 09:26:33ROOFTILE™: la soluzione Ravago per l’isolamento termico di coperture piane
La finestra da tetto è un elemento architettonico usato per irradiare luce naturale all’interno di ambienti chiusi, e fin qui non ci piove. Ma siamo sicuri che questa sia la sua unica funzione, la sua unica qualità?
In questo articolo vogliamo fare un’introduzione sulle finestre da tetto, spiegarvi l’importanza di esse all’interno di un ambiente, ed elencarvi i vantaggi delle finestre da tetto Velux rispetto a quelle della concorrenza.
INDICE
Cos’è una finestra da tetto;
L’importanza delle finestre da tetto:
Le finestre Velux e i loro vantaggi;
Conclusioni.
Cos’è una finestra da tetto
La finestra da tetto è, come suggerisce il nome, un’unità simile ad una normale finestra, strutturata però per essere installata su superfici piane o inclinate. Composta da un telaio, un battente e la vetrata, la finestra da tetto possiede tutta una serie di accorgimenti
strutturali per svolgere al meglio le sue funzioni: illuminare e ventilare gli ambienti in cui sarebbe impossibile l’installazione di una normale finestra. Grazie ai diversi tipi di apertura disponibili sul mercato infatti (a bilico, panoramica, a battente, e molti altri) si può aprire o chiudere la finestra da tetto con semplicità, indipendentemente da dove sia installata.
Queste però non sono le uniche caratteristiche per cui valga la pena investire in una finestra da tetto. Vediamo perché.
L’importanza delle finestre da tetto
Oltre ai vantaggi già citati come l’illuminazione artificiale e la ventilazione (assolutamente da non sottovalutare quando si parla di qualità igrometriche degli ambienti interni), installare una finestra da tetto significa migliorare le condizioni energetiche e d’isolamento della stanza, andando a risparmiare a lungo termine sulle bollette. Chiaro che questo deve essere supportato a monte da un buon isolamento della struttura (vi invitiamo a dare un’occhiata qui per conoscere i migliori materiali per cappotto termico), ma una finestra da tetto di buona qualità favorirà comunque lo scambio termico in maniera ottimale.
Le finestre Velux e i loro vantaggi;
In primo luogo uno dei vantaggi più evidenti delle finestre Velux è la curatissima qualità estetica. L’azienda usa un design minimale ed elegante, con telai a scomparsa e vetri curvi o a cupola senza profili. La bellezza è supportata però anche da una perfetta usabilità: tutte le finestrevelux infatti sono collegabili tramite applicazione per smartphone e possono essere gestite, programmate e inserite in routine definite. Questo implica che potenzialmente potremmo non dover mai aprire o chiudere manualmente la finestra. Velux ha anche un programma chiamto Velux Active che, interfacciato con altri dispositivi permette di creare programmazioni basate su eventi, come l’apertura o chiusura di tende o finestre al sopravvenire di certe condizioni atsmosferiche interne o esterne.
Altro vantaggio da non sottovalutare sono la grande quantità di accessori acquistabili a prescindere dalla finestra: tapparelle, tende interne ed esterne, griglie di sicurezza, zanzariere, adattatori e molti altri strumenti che rendono l’ecosistema Velux completo e confortevole.
Vantaggio economico non indifferente inoltre, è quello dell’acquisto delle Velux e la relativa posa attraverso sconto immediato in fattura fino al 50%, solo presso rivenditori autorizzati come la nostra azienda, sia per l’acquisto che la sostituzione.
Tema meno importante per l’utilizzatore finale ma fondamentale per la tenuta a lungo termine delle finestre è il fatto che qulle Velux siano progettate per facilitarne l’installazione. Questo significa evitare i problemi dovuti alle difficoltà dei diversi tetti ed inclinazioni, così riducendo i rischi della posa in opera.
Inoltre Velux conduce un programma di sostenibilità ambientale iniziato nel 2020, in cui puntano ad azzerare le emissioni di carbonio derivanti dalle attività, e diventare Lifetime Carbon Neutral entro il 2041.
Conclusioni
Abbiamo visto com’è fatta una finestra da tetto, perché è importante per un ambiente chiuso e quali sono secondo noi le migliori finestre da tetto per il mercato.
Se non sei ancora convinto, passa in sede a visionare i vari prodotti dal vivo.
E tu? Hai una finestra da tetto in casa? Che cosa ne pensi delle finestre Velux?
Il sifone inox Ecosystem, targato Link industries, nasce da un’idea semplice ma piuttosto efficace: evitare la risalita di liquidi, odori e sostanze dai pozzetti in cui viene installato. Sembrerà una banalità, ma per gli addetti ai lavori non lo è.
Vediamo meglio allora quali sono state esigenze e motivazioni che hanno portato allo sviluppo di questo prodotto, e perché potrebbe essere la risoluzione a molti problemi.
Perchè il sifone Ecosystem
Com’è fatto
I vantaggi
Conclusioni
Perchè il sifone Ecosystem
Nei primi mesi del 2022 città come Brescia, Fidenza, Venezia, ed altre, hanno dichiarato degli stati d’emergenza relativi alla salubrità degli ambienti pubblici a causa di zanzare, topi, mosche ed altri insetti.
Allo stesso modo, nei primi giorni di Marzo la giunta comunale umbra ha emesso un ordinanza (di cui vi lasciamo il link) per rafforzare misure preventive contro zanzare ed insetti in generale, richiedendo maggiore attenzione ai cittadini sulle potenziali fonti di proliferazione di larve e batteri. Addirittura è stata prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 ad € 500,00
Tra le molte azioni richieste vi è quella della sanificazione di tombini, griglie e pozzetti di raccolta e scarico dell’acqua. Compito non facile questo, data la grande quantità degli stessi e la necessaria periodicità dei trattamenti.
Ed è qui che entra in gioco il sifone inox Ecosystem, e ora vediamo perché.
Com’è fatto
Il sifone Ecosystem è strutturalmente molto semplice: ad uno stampo inclinato a forma di ”tappo” con un buco centrale, viene applicato un sistema di apertura e chiusura a leva basculante che grazie al peso dei rifiuti si apre, lasciandoli cadere, e poi si richiude.
Meccanismo d’apertura di un sifone Ecosystem al rovescio
Tutto il sifone è realizzato in acciaio inox AISI 304, così da evitare arrugginimento, usura e proliferazione di batteri.
Il meccanismo di chiusura e il materiale di realizzazione permettono di far defluire diverse quantità di rifiuti sia liquidi che solidi, senza mai creare ingorghi.
Prodotto e brevettato per essere montato su diverse misure di caditoia lo troviamo nelle misure, in cm, di 30×30; 40×40; 50×50; 55×55 e 60×60.
I vantaggi
I vantaggi principali di questo sifone, in parte già elencati, sono sicuramente la riduzione dei cattivi odori di risalita, l’eliminazione di acque stagnanti in cui proliferano batteri e insetti e l’innevitabile calo di veleni utilizzati per la disinfestazione.
Ma la gestione meccanica dei rifiuti di questo sifone favorisce anche il giusto deflusso nell’impianto fogniario, evitando ingorghi e accumuli di rifiuti in punti critici.
Inoltre, grazie alla sua struttura in acciaio inox, anche la durabilità è un elemento a favore del sifone, che oltre a non arrugginirsi e non degradarsi, può essere pulito con prodotti acidi e non subire nessuna usura.
E per concludere, il prodotto vanta anche il fascino del made in Italy: progettato infatti da Link industries, la produzione è di un’azienda tutta italiana!
Conclusioni
Abbiamo visto qual’è stata la problematica che ha portato alla creazione di questo nuovo sifone, com’è fatto e quali sono i vantaggi del prodotto ad oggi. Se non ne siete sicuri e volete vederlo dal vivo, passate da noi in sede!
Vi lasciamo anche un video di presentazione del prodotto, così potete farvi un’idea.
Se l’avete già usato invece, fateci sapere com’è stata la vostra esperienza!
https://www.mac-edilizia.it/web/wp-content/uploads/2022/07/Sifone-inox-per-fognature.webp7501500Alessandrohttps://www.mac-edilizia.it/web/wp-content/uploads/2021/09/Logo-Ma.C-edilizia.pngAlessandro2022-07-19 16:31:412022-07-19 16:31:41ECOSYSTEM: il sifone inox anti insetti
Perché dopo anni di ricerca su materiali e tecnologie ci troviamo a parlare di una semplice pittura?
Perché non è una semplice pittura.
Infatti la ricerca condotta nei Laboratori Loggia in collaborazione con l’Università La Sapienza ed il Pa.L.Mer, sulla scia della rivoluzione della Bioedilizia, hanno portato alla creazione di un prodotto semplice ma decisivo: la pittura Umana, un sistema innovativo per l’abbattimento e mitigazione dell’inquinamento ambientale degli interni secondo le linee guida ministeriali.
Cos’è la pittura Umana?
Umana Classic è un’idropittura lavabile da interni prodotta daLoggia industria vernici, che agisce sulla qualità dell’aria interna grazie ad una tecnologia innovativa che permette di catturare e neutralizzare i principali agenti inquinanti presenti all’interno degli edifici.
Questo non solo permette di respirare aria pulita in tutti gli ambienti interni, ma come dimostrato in un recente studio riguardo la famiglia di virus Sars-CoV-2, la pittura è in grado di rendere innocui in pochi minuti e in modo permanente tutti i virus e i batteri che ne toccano la superficie.
Questa particolare pittura infatti sfrutta la proprietà fotocatalitica Ecoattiva, un processo che, grazie alla luce, garantisce la degradazione delle sostanze inquinanti tramite fotocatalisi. La fotocatalisi è un processo di ossidazione degli agenti inquinanti che vengono così trasformati in agenti inerti. Il prodotto ha infatti il brevetto del sistema S.A.R.C. (sistema antiossidante a rilascio controllato).
La pittura agisce rilasciando una sostanza antiossidante di origine vegetale che ha effetto su tutte le sostanze nocive come polveri, smog, muffa, virus e batteri.
Per questo è stata la prima pittura su cui si sono approfonditi gli studi inerenti all’azione virucida nei confronti del SARS-CoV-2, scoprendone la marcata azione di degradazione dei virus. Degradazione che si attiva già dai primi minuti di contatto e ha durata costante nel tempo.
Applicazione ed effetti
Applicabile sulla maggior parte dei supporti solitamente utilizzati (intonaci, gesso o cartongesso o conglomerati di vario genere) l’applicazione è presso che uguale alle normali vernici presenti sul mercato. Sia a pennello che a rullo, basta diluirla al 25-30% con acqua e aspettare qualche ora tra una mano e l’altra.
Con una giornata di lavoro si otterrà una pittura da interni:
Antibatterica Naturale;
Antimuffa;
Che elimina il 99,9% dei batteri, muffe e microrganismi che contaminano gli ambienti interni.
Ipoallergenica
Ad Azione Igienizzante;
Certificata a contatto con alimenti Anticondensa.
Conclusioni
Abbiamo visto come quest’idropittura può essere utile al mantenimento di condizioni salubri degli ambienti interni, ambienti in cui un uomo europeo medio passa il 90% del suo tempo.
Ora che il prodotto esiste, ed è efficiente, sta a noi renderlo effettivo cercando di utilizzarlo in quanti più ambienti interni possibile.
Qui alla Ma.C. Srl, abbiamo deciso di investire molto su questa pittura: in primis l’abbiamo applicata su tutti gli interni della nuova sede che stiamo costruendo, per migliorare la qualità dell’aria di tutto lo stabile. In secondo luogo vogliamo incoraggiarne l’utilizzo sia diventandone rivenditori ufficiali, sia formando i nostri tecnici per poter offrire consulenze mirate all’utilizzo della pittura nei vari ambienti.
Conoscevi già questa tecnologia applicata ad una pittura? Se si, scrivici nei commenti la tua esperienza, oppure vieni a scoprirla in sede!
Se c’è una risorsa che nel corso dei secoli non ha mai smesso di stupire, questa è il legno. Le sue peculiari caratteristiche, oltre a renderlo necessario in quasi tutti i settori, fanno si che sia utilizzabile in ogni sua forma, dalla raccolta agli scarti. E stranamente, è proprio di questi ultimi che parleremo in questo articolo perché il pellet, nella maggior parte dei casi, è prodotto dagli scarti di lavorazione del legname. Vediamo meglio nel dettaglio questo prodotto, e il perchè secondo noi il pellet Econord Palazzetti sia uno dei migliori sul mercato.
Indice:
Il Pellet: che cos’è
I suoi utilizzi
I vantaggi del Pellet Econord Palazzetti
Conclusioni
Il Pellet: che cos’è
Il pellet è un biocombustibile addensato solitamente ottenuto da scarti dell’industria del legname o da legno da recupero. La sua forma è cilindrica, con lunghezza variabile e colore dal marrone scuro al giallo paglierino. Si ottiene tramite un processo di pressatura ad umidità controllata, grazie al quale si sfruttano le caratteristiche del legno per ottenere un prodotto molto denso e compatto. Essendo fatto di legno appunto, la sua forza è l’ecologia. L’unico prodotto inquinante della filiera del pellet sono i residui della sua combustione, cioè le ceneri (chedipendono molto dalla qualità dello stesso).
Se è vero che potrebbe sembrare molto simile al legno nell’utilizzo finale, va detto che esistono tanti tipi di pellet e che tra alcuni c’è davvero un’enorme differenza, sia dettata dalla qualità del legno che dalla lavorazione.
Per capirne le peculiarità abbiamo bisogno di tre dati:
Il potere calorifico, espresso in kWh/Kg, che ci dice quanta energia (calore) il pellet è in grado di emanare dalla sua massa durante la combustione;
Le ceneri, misurate solitamente dopo una combustione a temperatura di 550°, che rappresentano il residuo in percentuale lasciato dal pellet;
La durabilità meccanica, che valuta la resistenza meccanica del prodotto che, se molto bassa, indica una lavorazione non idonea e diminuisce la sua efficienza nella combustione.
I suoi utilizzi
Come già saprete, il pellet è utilizzato maggiormente per stufe, camini, cucine e caldaie di ultima generazione (quelle a pellet, appunto) come combustibile. Grazie alla sua struttura e il suo potere calorifico permette un riscaldamento più efficiente ad un minor costo. La sua forza infatti, è quella di far risparmiare l’utilizzatore sul lungo termine rispetto ad altri fonti di riscaldamento come quelle a legna o elettrico.
I vantaggi del Pellet Econord Palazzetti
In primo luogo va detto che il pellet Econord Palazzetti è prodotto da Binderholz, leader europeo nel settore del legno massiccio, con segatura purissima a base di abete rosso. La compagnia effettua costantemente dei controlli di requisiti chimici e fisici della materia prima e del prodotto finito, il monitoraggio dei processi di produzione e della logistica: questo è valso alla compagnia la certificazione ENplusA1, certificazione europea emanata dall’European Pellet Council, che definisce le caratteristiche della migliore qualità del pellet analizzandone produzione, stoccaggio e distribuzione.
Tornando ai dati prima spiegati, questa qualità si traduce in una netta differenza in termini di efficienza. Vediamo ad esempio il confronto di due dati importanti di un altro pellet molto presente sul mercato, non il peggiore né il meno costoso.
La sua scheda tecnica indica il Residuo di ceneri dell’1,1%, e un potere calorifico di 4,3 kWh/Kg. Questi due dati possono essere confrontati con i due presenti nella tabella qui sotto, riferita al Pellet Econord Palazzetti.
Possiamo vedere delle discrepanze, che seppur possano sembrare minime, in realtà si traducono in molteplici problemi di efficienza (il maggiore potere calorifico implica meno spesa per lo stesso risultato, minori residui di ceneri significano meno manutenzione e usura della stufa). Oltre al fatto che Binderholz per questo pellet non utilizza nessun additivo chimico, cosa quasi rara sul mercato.
Se volete maggiori informazioni, il pellet Econord Palazzetti è sempre disponibile qui alla Ma.C. e consegnabile in 24 ore lavorative.
Conclusioni
Abbiamo parlato del pellet, dei suoi utilizzi e perché secondo noi il pellet Econord Palazzetti sia fra i migliori in circolazione. Il consiglio conclusivo che sentiamo di darvi è di investire soldi e tempo nella conversione dei vostri impianti di riscaldamento attuale a dei nuovi a pellet, sia per ragioni di ecologia (il pellet fa parte della nostra fornitura di Bioedilizia, a cui teniamo molto per rendere il futuro delle costruzioni più green) che per ragioni economiche.
Allora, ti è piaciuto l’articolo? Se l’hai trovato utile lascia un commento o condividilo sui tuoi social!
Se. hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a contattarci tramite form o telefono dalla pagina dei contatti!
RAVATHERM™ XPS: L’ISOLANTE TERMICO AD ALTE PRESTAZIONI
Visto il periodo dedicato ai cappotti isolanti, abbiamo deciso di parlare proprio dell’elemento fondamentale di ogni cappotto: il pannello isolante. Parleremo di uno dei materiali isolanti più efficienti presenti sul mercato: il RAVATHERM™ XPS X dell’azienda Ravago building solutions.
Ravatherm: cos’è?
Ravatherm è una linea di materiale isolante in lastre fatto in XPS (polistirene espanso estruso) pensato appositamente per i cappotti termici, ma non limitato ad essi.
Un pannello di Ravatherm
Si presenta in lastre di varie dimensioni di colore grigio antracite ed ha una consistenza molto simile, ma certamente non uguale, al suo parente polistirolo.
Cos’ha allora di veramente diverso rispetto a tutti gli isolanti disponibili sul mercato?
I vantaggi di Ravatherm nell’isolamento a cappotto
In primo luogo il nostro Ravatherm offre un isolamento del 20% più efficiente di tutti gli altri prodotti sul mercato, dichiara l’azienda produttrice. Infatti la sua resistenza termica (pannello da 200mm) è di 6,45 K/W.
Altro punto importante è la durabilità: a parte l’altissima resistenza a deformazione, compressione e taglio, l’azienda certifica una durata reale del prodotto testata di 30 anni, ma assicura che questo isolante avrà la stessa durata degli edifici, o comunque molto superiore ai 50 anni.
Questo è dovuto anche al fatto che le lastre di Ravatherm non sono biodegradabili, anche se prodotte con solo agenti espandenti naturali. Ciò assicura anche che i pannelli non siano un pericolo futuro per l’ambiente.
La sicurezza ambientale è un altro punto a favore del prodotto di quest’azienda. Certificato con sistema ISO 9002, esente da HCFC e HFC, Ravatherm non è ne un isolante naturale e ne biodegradabile, ma per questo l’azienda ha pensato bene di creare un ottimo materiale da riciclo. I pannelli infatti sono riciclabili sia meccanicamente che chimicamente, per essere riutilizzati nella stessa o in altre filiere.
Ultimo vantaggio di questa linea di prodotti è l’efficienza dimostrata in uno dei problemi più frequenti del cappotto termico: la condensa interstiziale. Ravatherm offre una permeabilità al vapore tale per cui la pressione parziale rimanga sempre al di sotto della pressione di saturazione (il che significa che il vapore non si ferma al suo interno) eliminando così il problema della condensa. Infatti Ravatherm ha un fattore μ di resistenza alla diffusione del vapore di 150, che è molto elevata.
Conclusioni
Per i tecnici del cappotto termico, Ravatherm, insieme agli isolanti naturali, è una delle opzioni più valide per chi ha intenzione di realizzare un isolamento efficiente e duraturo su qualsisi tipo di costruzione.
Dato da non sottovalutare inoltre è il fatto che attualmente Ravatherm è quasi sempre disponibile in medie o grandi quantità nei magazzini (qui alla Ma.C. ad esempio ne abbiamo una grande fornitura) pronte da caricare e portare in cantiere.
Per le aziende edili questa sarà una tranquillità in più.
Insomma efficienza, durabilità e sicurezza, a cui si aggiunge disponibilità: questi sono i punti su cui Ravago ha plasmato la sua linea di prodotti isolanti Ravatherm™ XPS X e per cui vi consigliamo di utilizzarli.
Avete già usato come isolante RAVATHERM™ in cantiere? Siete della stessa nostra opinione o contrari?
Fatecelo sapere nei commenti in modo da poter migliorare sempre di più i nostri servizi!
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Essendo i cappotti termici ormai all’ordine del giorno, la diversificazione e soprattutto l’efficacia degli isolanti è diventato un argomento necessario. Uno dei prodotti relativamente nuovi, ma sperimentati da un’azienda tutt’altro che esterna al settore, è l’isolante ISOLMANT Polifibre Bloccarumore di Isolmant.
ISOLMANT polifibre bloccarumore è un isolante acustico e termico indicato per pareti verticali (sia perimetrali che divisorie), soffitti e controsoffitti.
La sua struttura
La sua struttura è semplice: un’anima composta da uno strato di Isolmant 3mm rosso, ricoperta da ambo i lati da uno strato di ISOLFIBTEC FLC, cioè una fibra tessile riciclata in poliestere.
Questa sua composizione lo rende perfetto per cantieri con dei limiti logistici perchè piccolo, leggero ma molto resistente, è quindi semplice da trasportare, riporre ed applicare.
Novità ed applicazioni dell’isolante
La grande novità dell’isolante ISOLMANT Polifibre Bloccarumore non è solo nell’efficienza dell’isolamento acustico e termico, che è sicuramente importante. La sua reale novità riguarda le proprietà di resistenza, nonostante le sue origini da materiali di riciclo: il prodotto è infatti ecologico, atossico ed anallergico e inoltre immune all’attacco di muffe e insetti. Non solo, il contatto con l’acqua o l’umidità non intacca minimamente le sue proprietà, ed è di durata pressoché illimitata. Queste sue caratteristiche, oltre a far parte di un processo produttivo a basso impatto ambientale, lo inseriscono di diritto tra i materiali di Bioedilizia. Il prodotto ha infatti la certificazione CAM Edilizia per i materiali per l’isolamento acustico e termico relativamente alla richiesta di elevate prestazioni di isolamento acustico, alla percentuale di riciclato e all’assenza di sostanze pericolose.
Altri grossi vantaggi di questo isolante sono nell’applicazione. Oltre alla già citata comodità nel trasporto e spostamento, le misure dei rotoli (60cm di larghezza e 4,5 di spessore) facilita l’installazione a secco nell’intercapedine d’aria delle pareti, contropareti e controsoffitti in cartongesso. Inoltre i rotoli non necessitano di sigillatura tra i giunti: tutto ciò significa meno materiale utilizzato e meno tempo per l’installazione.
Conclusioni
Visto il periodo inaugurato dai vari bonus statali la sperimentazione nel campo degli isolanti, sopratutto ecologici, è stata molto proficua. ISOLMANT Polifibre Bloccarumore si posiziona proprio tra i prodotti di maggior efficacia e minor impatto ambientale. Perfetto per cantieri a spazi ridotti o per ristrutturazioni delicate, quest’isolante assicura un semplice montaggio ed utilizzo ed una durata illimitata.
Avete già provato quest’isolante in cantiere? Com’è stata la vostra esperienza? Fatecelo sapere nei commenti!
I blocchi in cemento LegoMac non sono altro che blocchi manufatti in calcestruzzo pronti per essere assemblati. I principali vantaggi nell’utilizzarli, che vedremo dopo nel dettaglio, sono velocità e facilità di montaggio, e quindi un importante risparmio di tempo. Questi blocchi sono stati studiati e perfezionati nel nostro impianto di produzione, al fine di ridurre i costi ed aumentare l’efficienza nel loro utilizzo.
La composizione dei blocchi
I blocchi sono realizzati in calcestruzzo con resistenza >35,00 N/mmq, rinforzati da un’armatura monoblocco pre-assemblata in acciaio. Questo gli permette di sostenere grandi carichi e forze, come ad esempio quelle provocate da maree o inondazioni. I blocchi si presentano in tre differenti misure di lunghezza (200, 150 e 100 cm), al fine di essere montati facilmente ad incastro.
Prodotti dalla nostra azienda con sistema di qualità ISO9001:2015 e sicurezza ISO45001:2018, integrato e certificato sia per codice EA16 commercializzazione di prodotti per edilizia, che EA29 per produzione di manufatti in calcestruzzo. (Per approfondire il discorso delle certificazioni di qualità sulla base delle quali agiamo ogni giorno, visita la nostra pagina di Storia e Politica aziendale)
I vantaggi dei blocchi LegoMac
Veniamo ora alla parte più interessante di questo prodotto: i reali vantaggi di acquistare un blocco pre-asssemblato invece di scegliere la classica gettata di cemento a fresco:
Il Montaggio
Schema di posa dei blocchi
Il montaggio avviene infatti tramite l’uso di una gru o un carrello elevatore appoggiando ad incastro i blocchi uno sopra all’altro, proprio come un muro di Lego. Il montaggio non richiede nessuna preparazione tecnica, ma solo una buona manualità nella guida dei mezzi. Rispetto alla gestione di una gettata di cemento, in cantiere è sicuramente più veloce e comodo.
Il recupero
Altro vantaggio inaspettato dei blocchi LegoMac è la possibilità di recupero degli stessi. Essendo blocchi autosufficienti e montati ad incastro, questi possono essere facilmente smontati e riutilizzati in altri modi senza essere minimamente danneggiati. Lo smontaggio infatti ha lo stesso principio del montaggio: una persona con gru o carrello elevatore che solleva e sposta i blocchi, già pronti per essere riutilizzati. In un momento storico in cui si ricerca sostenibilità ed economia circolare questa caratteristica non è da sottovalutare.
Il tempo
Esempio di montaggio di un blocco
Sicuramente il risparmio di tempo è uno dei più grandi vantaggi dei blocchi, ma anche quello più trascurato. In cantiere non si tende sempre a considerare il risparmio di tempo come un vero e proprio risparmio di denaro, ma così è. Se è vero che un blocco di cemento di pari volume ha un costo di listino minore dei blocchi LegoMac, in questo costo non è considerata tutta la manodopera, gli accorgimenti e i rischi che necessita la gettata di cemento fresco (come ben sanno gli addetti ai lavori ad esempio, per una gettata c’è bisogno di un camion con betoniera, tavole da getto, personale impiegato costantemente, ma soprattutto tempi d’attesa per la completa asciugatura della gettata).
Le possibili applicazioni
Non a caso sono stati chiamati come la famosa azienda di mattoncini, poi che essendo blocchi in cemento a se stanti, le possibili applicazioni vanno veramente di pari passo con la fantasia. Iniziando da mura di contenimento di misure variabili per gestire frane, alluvioni o inondazioni, possono servire da sostegno per qualsiasi tipo di copertura rigida o flessibile. Possono anche essere utilizzati per creare piccole pareti divisorie, vasche di contenimento, mura antincendio, spartitraffico provvisori, barriere antintrusione o addirittura panchine.
Per vedere qualche altro esempio di applicazione vi lasciamo qui il link di un’azienda olandese.
Allora vi è piaciuto l’articolo? Che ne pensate dei blocchi in cemento LegoMac? Fatecelo sapere nei commenti!
Tintometro: cos’è e come si utilizza
INTRODUZIONE
Chi ha mai dovuto scegliere il colore di una parete, o ritoccarene uno esistente, si è sempre scontrato con la problematica della fedeltà e coerenza della tinta. Ancora oggi spesso si cerca la tinta desiderata mescolando quantità di colori ad occhio, e sperando che la resa finale sia quella immaginata. Spesso però i risultati ottenuti non sono soddisfacenti, e soprattutto sarà pressochè impossibile replicarli se si dovesse rifare di nuovo la mescola. Ad oggi però questo problema si può risolvere facilmente, grazie al tintometro.
TINTOMETRO ELETTRONICO: COS’È
Il tintometro è uno strumento che, elettronico o non, permette di creare una specifica tonalità di colore tramite misurarazione e miscela di tinte diverse, partendo da una mazzetta di colore di riferimento. Il tintometro inizia la sua storia come strumento manuale, in cui venivano inseriti dei colori e delle proporzioni che venivano miscelati. Il suo sviluppo poi lo rende elettronico, in modo da necessitare come input solo il codice della mazzetta, e poi sarà lui a scegliere colori e proporzioni per ottenere quel risultato richiesto. Il tintometro è in grado di creare colori sia con vernici a base di acqua sia quelle diluite con solventi, avendo quindi grande versatilità.
COME FUNZIONA UN TINTOMETRO
Il nostro tintometro della sede di Perugia
Il funzionamento del tintometro in sintesi è molto semplice: si parte dalla selezione dei pigmenti e delle basi di tintura che daranno corpo al composto, e si danno in pasto al software che calcolerà le proporzioni corrette per ottenere la tonalità scelta; a questo punto il tintometro miscelerà le dosi, ed erogherà la tinta già pronta all’uso.
Questo è il funzionamento di un tintometro elettronico spiegato semplicemente, perchè questi step vengono impostati e supervisionati da un operatore debitamente formato, nel nostro caso direttamente da Loggia Ind. vernici, fornitore di cui avevamo parlato già in questa news sulla pittura che purifica gli ambienti.
I VANTAGGI DEL TINTOMETRO
I vantaggi principali dell’uso del tintometro quindi sono: l’assoluta precisione (miscela esatta della tinte), l’automatismo dello strumento, la personalizzazione del colore nelle varie tonalità, e soprattutto la possibilità di registrare e ricreare le tinte quante volte si desidera. Altro aspetto da non trascurare è la velocità di esecuzione della tinta.
CONCLUSIONI
Abbiamo visto cos’è un tintometro e come mai risulta una novità così importante per il settore, per poi spiegarne il funzionamento ed i suoi vantaggi. Noi crediamo molto nello strumento, tanto da averne uno in sede a Perugia ed uno a Preci, per offrire ai nostri clienti pittori il migliore dei servizi.
E voi avete già avuto esperienze con il tintometro? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
Se invece voleste avere maggiori informazioni sul tintometro chiamateci al numero 075.5280928 o alla mail Info@mac-edilizia.it, oppure passate in sede in Via settevalli 702 (Perugia) o in Zona ind.le ”Il lago” 8/10 a Preci, vi aspettiamo!
ROOFTILE™: la soluzione Ravago per l’isolamento termico di coperture piane
Per isolare termicamente un terrazzo o un tetto piano dobbiamo programmare varie cose, tra cui le pendenze, il tipo di isolante, la pavimentazione, e tutti i tempi ed i materiali che ne conseguono. E se questo tetto dovrà anche ospitare pannelli fotovoltaici? Dovremo pensare ad avere una certa stabilità e pedonabilità, per poterlo montare e manutentare. Quindi come possiamo rendere più semplice questo processo, ed avere una resa uguale, se non migliore, con un solo prodotto?
INDICE
ROOFTILE™: isolante e pavimento
ROOFTILE™ è una pavimentazione modulare termoisolante che combina l’efficienza termica dell’isolante RAVATHERM™ XPS X 300 (additivato con Carbon Pure), con l’efficacia massiva del cemento superficiale. Questa accoppiata studiata da Ravago per l’isolamento delle coperture piane garantisce grandi prestazioni e durabilità con spessori ridotti. Il pannello isolante infatti non assorbe acqua, e la malta cementizia assicura stabilità e compattezza della copertura. In parole semplici il prodotto è composto da un pannello isolante a cui viene data una finitura di 2cm di malta, in modo che si abbia resistenza e isolamento in un unico corpo.
Applicazioni di ROOFTILE™
Questi pannelli sono particolarmente adatti per terrazzi e tetti piani che devono essere isolati e pavimentati, sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni. Infatti nonostante gli spessori ridotti dei pannelli, le caratteristiche tecniche permettono la pedonabilità e quindi di ospitare strutture per pannelli fotovoltaici, con grande facilità di posa e risparmio di tempo, offrendo una soluzione versatile ed efficiente per svolgere il lavoro di montaffio e manutenzione in maniera accurata.
Caratteristiche Tecniche
Materiale isolante: XPS monostrato con particelle di Carbon Pure (da 50 o 80mm)
Finitura Superficiale: Strato protettivo bianco in malta cementizia modificata (da 20mm)
Emissione di VOC: Classificata A+ secondo Decr. no 211-321 del 2011
Ritardante di fiamma: PolyFR
Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD): Conforme a ISO 14025
Conformità ai Criteri Ambientali Minimi: D.M. 23/06/2022
Qui sotto possiamo osservare anche la tabella delle proprietà del prodotto, che ci mostra le incredibili caratteristiche.
Ma veniamo ora al tema più interessante di ROOFTILE™: la posa.
Posa
Innanzitutto i pannelli ROOFTILE™ sono stati dimensionati a 600*300mm, misura studiata per facilitarne la movimentazione in cantiere e ridurre gli sprechi in fase di posa.
Prima di posare i pannelli ROOFTILE™, è importante verificare la planarità e le pendenze del tetto e applicare l’impermeabilizzazione di base (guaina).
Una volta sistemate le pendenze è possibile incollare direttamente il pannello sulla guaina, facendosi aiutare nei raccordi dai profili maschio-femmina già intagliati nei pannelli (che riducono i ponti termici), e… posa finita.
Solo nei casi in cui si rende necessario, assicurare un fissaggio aggiuntivo per evitare spostamenti.
Conclusioni
Ricapitolando, ROOFTILE™ è una pavimentazione modulare termoisolante studiata da Ravago per l’isolamento termico di terrazzi e coperture piane. Specifico per la posa di strutture per il fotovoltaico, ma ottimo sia per ristrutturazioni che nuove costruzioni in generale. Saltuariamente pedonale e dalle ottime prestazioni rimane maneggevole e semplice da posare.
Avete mai provato questo prodotto o accoppiate simili su coperture piane? Fatecelo sapere nei commenti!
Se volete saperne di più sul prodotto qui il link alla scheda prodotto Ravago, oppure contattateci allo 075.5280928 o alla mail info@mac-edilizia.it
Per scoprire tutti i prodotti che trattiamo visita la nostra home!
Finestre da tetto Velux
FINESTRE DA TETTO: DAI LUCE ALLA TUA CASA
INTRODUZIONE
La finestra da tetto è un elemento architettonico usato per irradiare luce naturale all’interno di ambienti chiusi, e fin qui non ci piove. Ma siamo sicuri che questa sia la sua unica funzione, la sua unica qualità?
In questo articolo vogliamo fare un’introduzione sulle finestre da tetto, spiegarvi l’importanza di esse all’interno di un ambiente, ed elencarvi i vantaggi delle finestre da tetto Velux rispetto a quelle della concorrenza.
INDICE
Cos’è una finestra da tetto
La finestra da tetto è, come suggerisce il nome, un’unità simile ad una normale finestra, strutturata però per essere installata su superfici piane o inclinate. Composta da un telaio, un battente e la vetrata, la finestra da tetto possiede tutta una serie di accorgimenti
strutturali per svolgere al meglio le sue funzioni: illuminare e ventilare gli ambienti in cui sarebbe impossibile l’installazione di una normale finestra. Grazie ai diversi tipi di apertura disponibili sul mercato infatti (a bilico, panoramica, a battente, e molti altri) si può aprire o chiudere la finestra da tetto con semplicità, indipendentemente da dove sia installata.
Queste però non sono le uniche caratteristiche per cui valga la pena investire in una finestra da tetto. Vediamo perché.
L’importanza delle finestre da tetto
Oltre ai vantaggi già citati come l’illuminazione artificiale e la ventilazione (assolutamente da non sottovalutare quando si parla di qualità igrometriche degli ambienti interni), installare una finestra da tetto significa migliorare le condizioni energetiche e d’isolamento della stanza, andando a risparmiare a lungo termine sulle bollette. Chiaro che questo deve essere supportato a monte da un buon isolamento della struttura (vi invitiamo a dare un’occhiata qui per conoscere i migliori materiali per cappotto termico), ma una finestra da tetto di buona qualità favorirà comunque lo scambio termico in maniera ottimale.
Le finestre Velux e i loro vantaggi;
In primo luogo uno dei vantaggi più evidenti delle finestre Velux è la curatissima qualità estetica. L’azienda usa un design minimale ed elegante, con telai a scomparsa e vetri curvi o a cupola senza profili. La bellezza è supportata però anche da una perfetta usabilità: tutte le finestre velux infatti sono collegabili tramite applicazione per smartphone e possono essere gestite, programmate e inserite in routine definite. Questo implica che potenzialmente potremmo non dover mai aprire o chiudere manualmente la finestra. Velux ha anche un programma chiamto Velux Active che, interfacciato con altri dispositivi permette di creare programmazioni basate su eventi, come l’apertura o chiusura di tende o finestre al sopravvenire di certe condizioni atsmosferiche interne o esterne.
Altro vantaggio da non sottovalutare sono la grande quantità di accessori acquistabili a prescindere dalla finestra: tapparelle, tende interne ed esterne, griglie di sicurezza, zanzariere, adattatori e molti altri strumenti che rendono l’ecosistema Velux completo e confortevole.
Vantaggio economico non indifferente inoltre, è quello dell’acquisto delle Velux e la relativa posa attraverso sconto immediato in fattura fino al 50%, solo presso rivenditori autorizzati come la nostra azienda, sia per l’acquisto che la sostituzione.
Tema meno importante per l’utilizzatore finale ma fondamentale per la tenuta a lungo termine delle finestre è il fatto che qulle Velux siano progettate per facilitarne l’installazione. Questo significa evitare i problemi dovuti alle difficoltà dei diversi tetti ed inclinazioni, così riducendo i rischi della posa in opera.
Inoltre Velux conduce un programma di sostenibilità ambientale iniziato nel 2020, in cui puntano ad azzerare le emissioni di carbonio derivanti dalle attività, e diventare Lifetime Carbon Neutral entro il 2041.
Conclusioni
Abbiamo visto com’è fatta una finestra da tetto, perché è importante per un ambiente chiuso e quali sono secondo noi le migliori finestre da tetto per il mercato.
Se non sei ancora convinto, passa in sede a visionare i vari prodotti dal vivo.
E tu? Hai una finestra da tetto in casa? Che cosa ne pensi delle finestre Velux?
Faccelo sapere nei commenti!
ECOSYSTEM: il sifone inox anti insetti
Il sifone inox Ecosystem, targato Link industries, nasce da un’idea semplice ma piuttosto efficace: evitare la risalita di liquidi, odori e sostanze dai pozzetti in cui viene installato. Sembrerà una banalità, ma per gli addetti ai lavori non lo è.
Vediamo meglio allora quali sono state esigenze e motivazioni che hanno portato allo sviluppo di questo prodotto, e perché potrebbe essere la risoluzione a molti problemi.
Perchè il sifone Ecosystem
Nei primi mesi del 2022 città come Brescia, Fidenza, Venezia, ed altre, hanno dichiarato degli stati d’emergenza relativi alla salubrità degli ambienti pubblici a causa di zanzare, topi, mosche ed altri insetti.
Allo stesso modo, nei primi giorni di Marzo la giunta comunale umbra ha emesso un ordinanza (di cui vi lasciamo il link) per rafforzare misure preventive contro zanzare ed insetti in generale, richiedendo maggiore attenzione ai cittadini sulle potenziali fonti di proliferazione di larve e batteri. Addirittura è stata prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 ad € 500,00
Tra le molte azioni richieste vi è quella della sanificazione di tombini, griglie e pozzetti di raccolta e scarico dell’acqua. Compito non facile questo, data la grande quantità degli stessi e la necessaria periodicità dei trattamenti.
Ed è qui che entra in gioco il sifone inox Ecosystem, e ora vediamo perché.
Com’è fatto
Il sifone Ecosystem è strutturalmente molto semplice: ad uno stampo inclinato a forma di ”tappo” con un buco centrale, viene applicato un sistema di apertura e chiusura a leva basculante che grazie al peso dei rifiuti si apre, lasciandoli cadere, e poi si richiude.
Meccanismo d’apertura di un sifone Ecosystem al rovescio
Tutto il sifone è realizzato in acciaio inox AISI 304, così da evitare arrugginimento, usura e proliferazione di batteri.
Il meccanismo di chiusura e il materiale di realizzazione permettono di far defluire diverse quantità di rifiuti sia liquidi che solidi, senza mai creare ingorghi.
Prodotto e brevettato per essere montato su diverse misure di caditoia lo troviamo nelle misure, in cm, di 30×30; 40×40; 50×50; 55×55 e 60×60.
I vantaggi
I vantaggi principali di questo sifone, in parte già elencati, sono sicuramente la riduzione dei cattivi odori di risalita, l’eliminazione di acque stagnanti in cui proliferano batteri e insetti e l’innevitabile calo di veleni utilizzati per la disinfestazione.
Ma la gestione meccanica dei rifiuti di questo sifone favorisce anche il giusto deflusso nell’impianto fogniario, evitando ingorghi e accumuli di rifiuti in punti critici.
Inoltre, grazie alla sua struttura in acciaio inox, anche la durabilità è un elemento a favore del sifone, che oltre a non arrugginirsi e non degradarsi, può essere pulito con prodotti acidi e non subire nessuna usura.
E per concludere, il prodotto vanta anche il fascino del made in Italy: progettato infatti da Link industries, la produzione è di un’azienda tutta italiana!
Conclusioni
Abbiamo visto qual’è stata la problematica che ha portato alla creazione di questo nuovo sifone, com’è fatto e quali sono i vantaggi del prodotto ad oggi. Se non ne siete sicuri e volete vederlo dal vivo, passate da noi in sede!
Vi lasciamo anche un video di presentazione del prodotto, così potete farvi un’idea.
Se l’avete già usato invece, fateci sapere com’è stata la vostra esperienza!
Pavimenti autobloccanti
Pittura umana: l’idropittura che purifica l’aria
Perché dopo anni di ricerca su materiali e tecnologie ci troviamo a parlare di una semplice pittura?
Perché non è una semplice pittura.
Infatti la ricerca condotta nei Laboratori Loggia in collaborazione con l’Università La Sapienza ed il Pa.L.Mer, sulla scia della rivoluzione della Bioedilizia, hanno portato alla creazione di un prodotto semplice ma decisivo: la pittura Umana, un sistema innovativo per l’abbattimento e mitigazione dell’inquinamento ambientale degli interni secondo le linee guida ministeriali.
Cos’è la pittura Umana?
Umana Classic è un’idropittura lavabile da interni prodotta da Loggia industria vernici, che agisce sulla qualità dell’aria interna grazie ad una tecnologia innovativa che permette di catturare e neutralizzare i principali agenti inquinanti presenti all’interno degli edifici.
Questo non solo permette di respirare aria pulita in tutti gli ambienti interni, ma come dimostrato in un recente studio riguardo la famiglia di virus Sars-CoV-2, la pittura è in grado di rendere innocui in pochi minuti e in modo permanente tutti i virus e i batteri che ne toccano la superficie.
(Qui la ricerca completa)
Proprietà
Questa particolare pittura infatti sfrutta la proprietà fotocatalitica Ecoattiva, un processo che, grazie alla luce, garantisce la degradazione delle sostanze inquinanti tramite fotocatalisi. La fotocatalisi è un processo di ossidazione degli agenti inquinanti che vengono così trasformati in agenti inerti. Il prodotto ha infatti il brevetto del sistema S.A.R.C. (sistema antiossidante a rilascio controllato).
La pittura agisce rilasciando una sostanza antiossidante di origine vegetale che ha effetto su tutte le sostanze nocive come polveri, smog, muffa, virus e batteri.
Per questo è stata la prima pittura su cui si sono approfonditi gli studi inerenti all’azione virucida nei confronti del SARS-CoV-2, scoprendone la marcata azione di degradazione dei virus. Degradazione che si attiva già dai primi minuti di contatto e ha durata costante nel tempo.
Applicazione ed effetti
Applicabile sulla maggior parte dei supporti solitamente utilizzati (intonaci, gesso o cartongesso o conglomerati di vario genere) l’applicazione è presso che uguale alle normali vernici presenti sul mercato. Sia a pennello che a rullo, basta diluirla al 25-30% con acqua e aspettare qualche ora tra una mano e l’altra.
Con una giornata di lavoro si otterrà una pittura da interni:
Conclusioni
Abbiamo visto come quest’idropittura può essere utile al mantenimento di condizioni salubri degli ambienti interni, ambienti in cui un uomo europeo medio passa il 90% del suo tempo.
Ora che il prodotto esiste, ed è efficiente, sta a noi renderlo effettivo cercando di utilizzarlo in quanti più ambienti interni possibile.
Qui alla Ma.C. Srl, abbiamo deciso di investire molto su questa pittura: in primis l’abbiamo applicata su tutti gli interni della nuova sede che stiamo costruendo, per migliorare la qualità dell’aria di tutto lo stabile. In secondo luogo vogliamo incoraggiarne l’utilizzo sia diventandone rivenditori ufficiali, sia formando i nostri tecnici per poter offrire consulenze mirate all’utilizzo della pittura nei vari ambienti.
Conoscevi già questa tecnologia applicata ad una pittura? Se si, scrivici nei commenti la tua esperienza, oppure vieni a scoprirla in sede!
Pellet Econord
Pellet Econord Palazzetti
Se c’è una risorsa che nel corso dei secoli non ha mai smesso di stupire, questa è il legno. Le sue peculiari caratteristiche, oltre a renderlo necessario in quasi tutti i settori, fanno si che sia utilizzabile in ogni sua forma, dalla raccolta agli scarti. E stranamente, è proprio di questi ultimi che parleremo in questo articolo perché il pellet, nella maggior parte dei casi, è prodotto dagli scarti di lavorazione del legname. Vediamo meglio nel dettaglio questo prodotto, e il perchè secondo noi il pellet Econord Palazzetti sia uno dei migliori sul mercato.
Indice:
Il Pellet: che cos’è
Il pellet è un biocombustibile addensato solitamente ottenuto da scarti dell’industria del legname o da legno da recupero. La sua forma è cilindrica, con lunghezza variabile e colore dal marrone scuro al giallo paglierino. Si ottiene tramite un processo di pressatura ad umidità controllata, grazie al quale si sfruttano le caratteristiche del legno per ottenere un prodotto molto denso e compatto. Essendo fatto di legno appunto, la sua forza è l’ecologia. L’unico prodotto inquinante della filiera del pellet sono i residui della sua combustione, cioè le ceneri (chedipendono molto dalla qualità dello stesso).
Se è vero che potrebbe sembrare molto simile al legno nell’utilizzo finale, va detto che esistono tanti tipi di pellet e che tra alcuni c’è davvero un’enorme differenza, sia dettata dalla qualità del legno che dalla lavorazione.
Per capirne le peculiarità abbiamo bisogno di tre dati:
Il potere calorifico, espresso in kWh/Kg, che ci dice quanta energia (calore) il pellet è in grado di emanare dalla sua massa durante la combustione;
Le ceneri, misurate solitamente dopo una combustione a temperatura di 550°, che rappresentano il residuo in percentuale lasciato dal pellet;
La durabilità meccanica, che valuta la resistenza meccanica del prodotto che, se molto bassa, indica una lavorazione non idonea e diminuisce la sua efficienza nella combustione.
I suoi utilizzi
Come già saprete, il pellet è utilizzato maggiormente per stufe, camini, cucine e caldaie di ultima generazione (quelle a pellet, appunto) come combustibile. Grazie alla sua struttura e il suo potere calorifico permette un riscaldamento più efficiente ad un minor costo. La sua forza infatti, è quella di far risparmiare l’utilizzatore sul lungo termine rispetto ad altri fonti di riscaldamento come quelle a legna o elettrico.
I vantaggi del Pellet Econord Palazzetti
In primo luogo va detto che il pellet Econord Palazzetti è prodotto da Binderholz, leader europeo nel settore del legno massiccio, con segatura purissima a base di abete rosso. La compagnia effettua costantemente dei controlli di requisiti chimici e fisici della materia prima e del prodotto finito, il monitoraggio dei processi di produzione e della logistica: questo è valso alla compagnia la certificazione ENplusA1, certificazione europea emanata dall’European Pellet Council, che definisce le caratteristiche della migliore qualità del pellet analizzandone produzione, stoccaggio e distribuzione.
Tornando ai dati prima spiegati, questa qualità si traduce in una netta differenza in termini di efficienza. Vediamo ad esempio il confronto di due dati importanti di un altro pellet molto presente sul mercato, non il peggiore né il meno costoso.
La sua scheda tecnica indica il Residuo di ceneri dell’1,1%, e un potere calorifico di 4,3 kWh/Kg. Questi due dati possono essere confrontati con i due presenti nella tabella qui sotto, riferita al Pellet Econord Palazzetti.
Scheda di Test (direttamente dal sito https://econord.info/pellet-econord-palazzetti/)
Possiamo vedere delle discrepanze, che seppur possano sembrare minime, in realtà si traducono in molteplici problemi di efficienza (il maggiore potere calorifico implica meno spesa per lo stesso risultato, minori residui di ceneri significano meno manutenzione e usura della stufa). Oltre al fatto che Binderholz per questo pellet non utilizza nessun additivo chimico, cosa quasi rara sul mercato.
Se volete maggiori informazioni, il pellet Econord Palazzetti è sempre disponibile qui alla Ma.C. e consegnabile in 24 ore lavorative.
Conclusioni
Abbiamo parlato del pellet, dei suoi utilizzi e perché secondo noi il pellet Econord Palazzetti sia fra i migliori in circolazione. Il consiglio conclusivo che sentiamo di darvi è di investire soldi e tempo nella conversione dei vostri impianti di riscaldamento attuale a dei nuovi a pellet, sia per ragioni di ecologia (il pellet fa parte della nostra fornitura di Bioedilizia, a cui teniamo molto per rendere il futuro delle costruzioni più green) che per ragioni economiche.
Allora, ti è piaciuto l’articolo? Se l’hai trovato utile lascia un commento o condividilo sui tuoi social!
Se. hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a contattarci tramite form o telefono dalla pagina dei contatti!
RAVATHERM™ XPS
RAVATHERM™ XPS: L’ISOLANTE TERMICO AD ALTE PRESTAZIONI
Visto il periodo dedicato ai cappotti isolanti, abbiamo deciso di parlare proprio dell’elemento fondamentale di ogni cappotto: il pannello isolante. Parleremo di uno dei materiali isolanti più efficienti presenti sul mercato: il RAVATHERM™ XPS X dell’azienda Ravago building solutions.
Ravatherm: cos’è?
Ravatherm è una linea di materiale isolante in lastre fatto in XPS (polistirene espanso estruso) pensato appositamente per i cappotti termici, ma non limitato ad essi.
Un pannello di Ravatherm
Si presenta in lastre di varie dimensioni di colore grigio antracite ed ha una consistenza molto simile, ma certamente non uguale, al suo parente polistirolo.
Cos’ha allora di veramente diverso rispetto a tutti gli isolanti disponibili sul mercato?
I vantaggi di Ravatherm nell’isolamento a cappotto
In primo luogo il nostro Ravatherm offre un isolamento del 20% più efficiente di tutti gli altri prodotti sul mercato, dichiara l’azienda produttrice. Infatti la sua resistenza termica (pannello da 200mm) è di 6,45 K/W.
Altro punto importante è la durabilità: a parte l’altissima resistenza a deformazione, compressione e taglio, l’azienda certifica una durata reale del prodotto testata di 30 anni, ma assicura che questo isolante avrà la stessa durata degli edifici, o comunque molto superiore ai 50 anni.
Questo è dovuto anche al fatto che le lastre di Ravatherm non sono biodegradabili, anche se prodotte con solo agenti espandenti naturali. Ciò assicura anche che i pannelli non siano un pericolo futuro per l’ambiente.
La sicurezza ambientale è un altro punto a favore del prodotto di quest’azienda. Certificato con sistema ISO 9002, esente da HCFC e HFC, Ravatherm non è ne un isolante naturale e ne biodegradabile, ma per questo l’azienda ha pensato bene di creare un ottimo materiale da riciclo. I pannelli infatti sono riciclabili sia meccanicamente che chimicamente, per essere riutilizzati nella stessa o in altre filiere.
Ultimo vantaggio di questa linea di prodotti è l’efficienza dimostrata in uno dei problemi più frequenti del cappotto termico: la condensa interstiziale. Ravatherm offre una permeabilità al vapore tale per cui la pressione parziale rimanga sempre al di sotto della pressione di saturazione (il che significa che il vapore non si ferma al suo interno) eliminando così il problema della condensa. Infatti Ravatherm ha un fattore μ di resistenza alla diffusione del vapore di 150, che è molto elevata.
Conclusioni
Per i tecnici del cappotto termico, Ravatherm, insieme agli isolanti naturali, è una delle opzioni più valide per chi ha intenzione di realizzare un isolamento efficiente e duraturo su qualsisi tipo di costruzione.
Dato da non sottovalutare inoltre è il fatto che attualmente Ravatherm è quasi sempre disponibile in medie o grandi quantità nei magazzini (qui alla Ma.C. ad esempio ne abbiamo una grande fornitura) pronte da caricare e portare in cantiere.
Per le aziende edili questa sarà una tranquillità in più.
Insomma efficienza, durabilità e sicurezza, a cui si aggiunge disponibilità: questi sono i punti su cui Ravago ha plasmato la sua linea di prodotti isolanti Ravatherm™ XPS X e per cui vi consigliamo di utilizzarli.
Avete già usato come isolante RAVATHERM™ in cantiere? Siete della stessa nostra opinione o contrari?
Fatecelo sapere nei commenti in modo da poter migliorare sempre di più i nostri servizi!
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ISOLMANT: isolante polifibre bloccarumore
ISOLMANT Polifibre Bloccarumore
Essendo i cappotti termici ormai all’ordine del giorno, la diversificazione e soprattutto l’efficacia degli isolanti è diventato un argomento necessario. Uno dei prodotti relativamente nuovi, ma sperimentati da un’azienda tutt’altro che esterna al settore, è l’isolante ISOLMANT Polifibre Bloccarumore di Isolmant.
ISOLMANT polifibre bloccarumore è un isolante acustico e termico indicato per pareti verticali (sia perimetrali che divisorie), soffitti e controsoffitti.
La sua struttura
La sua struttura è semplice: un’anima composta da uno strato di Isolmant 3mm rosso, ricoperta da ambo i lati da uno strato di ISOLFIBTEC FLC, cioè una fibra tessile riciclata in poliestere.
Questa sua composizione lo rende perfetto per cantieri con dei limiti logistici perchè piccolo, leggero ma molto resistente, è quindi semplice da trasportare, riporre ed applicare.
Novità ed applicazioni dell’isolante
La grande novità dell’isolante ISOLMANT Polifibre Bloccarumore non è solo nell’efficienza dell’isolamento acustico e termico, che è sicuramente importante. La sua reale novità riguarda le proprietà di resistenza, nonostante le sue origini da materiali di riciclo: il prodotto è infatti ecologico, atossico ed anallergico e inoltre immune all’attacco di muffe e insetti. Non solo, il contatto con l’acqua o l’umidità non intacca minimamente le sue proprietà, ed è di durata pressoché illimitata. Queste sue caratteristiche, oltre a far parte di un processo produttivo a basso impatto ambientale, lo inseriscono di diritto tra i materiali di Bioedilizia. Il prodotto ha infatti la certificazione CAM Edilizia per i materiali per l’isolamento acustico e termico relativamente alla richiesta di elevate prestazioni di isolamento acustico, alla percentuale di riciclato e all’assenza di sostanze pericolose.
Altri grossi vantaggi di questo isolante sono nell’applicazione. Oltre alla già citata comodità nel trasporto e spostamento, le misure dei rotoli (60cm di larghezza e 4,5 di spessore) facilita l’installazione a secco nell’intercapedine d’aria delle pareti, contropareti e controsoffitti in cartongesso. Inoltre i rotoli non necessitano di sigillatura tra i giunti: tutto ciò significa meno materiale utilizzato e meno tempo per l’installazione.
Conclusioni
Visto il periodo inaugurato dai vari bonus statali la sperimentazione nel campo degli isolanti, sopratutto ecologici, è stata molto proficua. ISOLMANT Polifibre Bloccarumore si posiziona proprio tra i prodotti di maggior efficacia e minor impatto ambientale. Perfetto per cantieri a spazi ridotti o per ristrutturazioni delicate, quest’isolante assicura un semplice montaggio ed utilizzo ed una durata illimitata.
Avete già provato quest’isolante in cantiere? Com’è stata la vostra esperienza? Fatecelo sapere nei commenti!
Blocchi in cemento LegoMac
Blocchi LegoMac: un’introduzione
I blocchi in cemento LegoMac non sono altro che blocchi manufatti in calcestruzzo pronti per essere assemblati. I principali vantaggi nell’utilizzarli, che vedremo dopo nel dettaglio, sono velocità e facilità di montaggio, e quindi un importante risparmio di tempo. Questi blocchi sono stati studiati e perfezionati nel nostro impianto di produzione, al fine di ridurre i costi ed aumentare l’efficienza nel loro utilizzo.
La composizione dei blocchi
I blocchi sono realizzati in calcestruzzo con resistenza >35,00 N/mmq, rinforzati da un’armatura monoblocco pre-assemblata in acciaio. Questo gli permette di sostenere grandi carichi e forze, come ad esempio quelle provocate da maree o inondazioni. I blocchi si presentano in tre differenti misure di lunghezza (200, 150 e 100 cm), al fine di essere montati facilmente ad incastro.
Prodotti dalla nostra azienda con sistema di qualità ISO9001:2015 e sicurezza ISO45001:2018, integrato e certificato sia per codice EA16 commercializzazione di prodotti per edilizia, che EA29 per produzione di manufatti in calcestruzzo. (Per approfondire il discorso delle certificazioni di qualità sulla base delle quali agiamo ogni giorno, visita la nostra pagina di Storia e Politica aziendale)
I vantaggi dei blocchi LegoMac
Veniamo ora alla parte più interessante di questo prodotto: i reali vantaggi di acquistare un blocco pre-asssemblato invece di scegliere la classica gettata di cemento a fresco:
Il Montaggio
Schema di posa dei blocchi
Il montaggio avviene infatti tramite l’uso di una gru o un carrello elevatore appoggiando ad incastro i blocchi uno sopra all’altro, proprio come un muro di Lego. Il montaggio non richiede nessuna preparazione tecnica, ma solo una buona manualità nella guida dei mezzi. Rispetto alla gestione di una gettata di cemento, in cantiere è sicuramente più veloce e comodo.
Il recupero
Altro vantaggio inaspettato dei blocchi LegoMac è la possibilità di recupero degli stessi. Essendo blocchi autosufficienti e montati ad incastro, questi possono essere facilmente smontati e riutilizzati in altri modi senza essere minimamente danneggiati. Lo smontaggio infatti ha lo stesso principio del montaggio: una persona con gru o carrello elevatore che solleva e sposta i blocchi, già pronti per essere riutilizzati. In un momento storico in cui si ricerca sostenibilità ed economia circolare questa caratteristica non è da sottovalutare.
Il tempo
Esempio di montaggio di un blocco
Sicuramente il risparmio di tempo è uno dei più grandi vantaggi dei blocchi, ma anche quello più trascurato. In cantiere non si tende sempre a considerare il risparmio di tempo come un vero e proprio risparmio di denaro, ma così è. Se è vero che un blocco di cemento di pari volume ha un costo di listino minore dei blocchi LegoMac, in questo costo non è considerata tutta la manodopera, gli accorgimenti e i rischi che necessita la gettata di cemento fresco (come ben sanno gli addetti ai lavori ad esempio, per una gettata c’è bisogno di un camion con betoniera, tavole da getto, personale impiegato costantemente, ma soprattutto tempi d’attesa per la completa asciugatura della gettata).
Le possibili applicazioni
Non a caso sono stati chiamati come la famosa azienda di mattoncini, poi che essendo blocchi in cemento a se stanti, le possibili applicazioni vanno veramente di pari passo con la fantasia. Iniziando da mura di contenimento di misure variabili per gestire frane, alluvioni o inondazioni, possono servire da sostegno per qualsiasi tipo di copertura rigida o flessibile. Possono anche essere utilizzati per creare piccole pareti divisorie, vasche di contenimento, mura antincendio, spartitraffico provvisori, barriere antintrusione o addirittura panchine.
Per vedere qualche altro esempio di applicazione vi lasciamo qui il link di un’azienda olandese.
Allora vi è piaciuto l’articolo? Che ne pensate dei blocchi in cemento LegoMac? Fatecelo sapere nei commenti!